Google drive: google non ha ancora rilasciato un client ufficiale per linux
Negli ultimi anni, un componente del web nato come motore di ricerca, che prende milioni di click al giorno e gestisce numerosi servizi come YouTube, Mappe, Blog, Sistemi Operativi e tanto altro, questo colosso del web è cresciuto tantissimo. Stiamo parlando della INC di Mountain View, Google.
Google offre sul web tanti servizi gratuiti ed è una delle più grandi società che favorisce alla diffusione del software libero. Dopo l’acquisto di Android, Google ha preparato un “unificazione” di tutte le sue linee di prodotti, su tutti i nostri dispositivi potremo avere una sincronizzazione completa, e abbiamo visto nascere servizi come Keep, Drive e Docs per mantenere i nostri dati sicuri e sempre a portata di mano. Sul nostro PC windows, e OSX possiamo avere tutto sincronizzato, attraverso Cloud e spazi che google mette a disposizione gratuitamente.
E gli utenti di distribuzioni GNU/Linux? I nuovi servizi che spesso Google mette a disposizione, sono supportati subito dalle piattaforme più diffuse, come Windows e OSX. (Parlando su lato desktop), ma arrivano con ritardo, con funzioni limitate o non arrivano proprio quelle per le distribuzioni GNU/Linux. Numerose sono le lamentele degli utilizzatori di queste piattaforme:
“Per una società come Google che favorisce lo sviluppo del software libero, e che a sua volta lo usa per far lavorare i suoi dipendenti (Ubuntu per citarne uno), che lo rilascia su piattaforme mobili (Android) è scandaloso non produrre il software anche per GNU/Linux. ”
Google supporta GNU/Linux con dei repository e applicazioni come Chrome, Earth e Picasa, e altre applicazioni che come keep non girano sul sistema, ma che girano come add-on su Chrome. Fin’ora tutto bene, ma per le altre cose? Ritornando al sodo sodo del discorso, abbiamo visto google rilasciare Drive, un cloud per depositare tutti i nostri documenti e file personali, per condividerli o anche per tenerli semplicemente al sicuro. Pienamente supportato da Windows e OSX, e per Linux?
Google risponde con “Non (ancora) supportato per Linux”. Ci fa piacere che Google non ci ha abbandonato, ma ci disturba ancora il fatto che i sistemi Linux siano valutati come “usati da pochi” e messi fuori importanza. Adesso vi invito a partecipare a questa petizione il quale scopo non è solo Drive, ma è quello di portare Linux ai stessi livelli di Windows e OSX.
Link alla petizione: Google Drive per Linux
Articolo di: Gianmarco Scardino
12 giugno 2013 at 13:22
La cosa sembra ancora peggiore, al limite della malafede quando scopri che la stragrande maggioranza dei dipendenti di Google usa Linux come sistema operativo per le proprie macchine desktop e che Google ha “perfino” una sua distribuzione personalizzata derivata da Ubuntu.
12 giugno 2013 at 14:14
Google ha anche sfruttato il kernel linux per creare il suo sistema-spyware android. In questo caso con dei vantaggi anche per gnu/linux, ad esempio il miglior supporto hardware. Per il resto, le applicazioni di google per linux, come google earth o picasa, non sono porting per linux, ma bundle che contengono wine e codice binario windows, tutto integrato. Fa eccezione il browser chrome, ma soltanto deriva dal browser chromium che è opensource e multipiattaforma (google ne modifica qualcosa,aggiunge qualche plugin e lo brandizza con il marchio google).
12 giugno 2013 at 14:19
Ohoh! E’ la prima volta che vedo chiamare così Android. Neppure Stallman era arrivato a tanto se non erro e lui non usa SmartPhones e neppure cellulari…
In effetti la grande G si stà comportando nei confronti del software libero esattamente come tutti gli altri. Anche se non è esplicitamente malvagia come pretende di non essere, di certo non si stà comportando come il paladino dall’armatura scintillante come molti ritengono. BTW, sei iscritto alla ML di Assoli?
14 giugno 2013 at 12:05
Verissimo, mi pare che si chiamava GooBuntu
12 giugno 2013 at 14:23
Android non è gnu/linux. È un sistema spyware basato sull’ormai diffusissima moda delle app-spia. Il sommo Stallman ha più volte attaccato duramente android, definendolo un trojan e specificando che non è un software libero.
14 giugno 2013 at 12:45
Specia specia, non fare di tutta un’erba un fascio. Android è davvero software libero. Il fatto che il sistema e molti applicativi si comportano in modo “leggermente lesivo” della riservatezza delle persone è assolutamente indipendente.
Se non fosse software libero cose come CyanoGenMod non sarebbero possibili.
Personalmente sul mio svegliofonino android uso quasi solo software libero, con l’esclusione di Fruit Nijia con cui gioca sempre mia figlia. Purtroppo la stragrande maggioranza delle persone non conosce neppure le problematiche di riservatezza e quelle di libertà legate all’uso di software (son due questioni separate).
14 giugno 2013 at 18:13
se Stallman dichiara che android non è un software libero, e ne ha visionato il codice, avrà i suoi buoni motivi! è sicuramente totalmente lesivo per la privacy.un sistema che per essere avviato richiede un account registrato e che funziona solo con app-spia non può essere che lesivo per la libertà dell’utente. Il problema delle app-spia è un problema di base, del modello di sviluppo e diffusione delle app per device mobili, queste app vengono sviluppata quasi sempre per essere dello spyware legittimato, in cambio delle normali funzioni svolte, comunicano dati a server, l’unica differenza da un normale spyware è che l’utente deve dare il consenso perché avvenga, ma di fatto ne è costretto, poiché senza il consenso non può utilizzare l’app.
12 giugno 2013 at 14:29
Specifico che l’articolo con è mio, ma di un autore. Io sono l’admin del blog, sono un brutto bug che si è generato nel sistema, emerso dai più reconditi abissi del cyberspazio.
12 giugno 2013 at 16:07
Basta usare Insync 0.9 beta (https://www.insynchq.com) che sarà gratuito fino a che in beta. Io lo uso oramai da 6 mesi e lo trovo comodo…..in attesa di un rilascio da parte di google è più che sufficiente
14 giugno 2013 at 12:06
Insync è ottimo, utilizzare la beta prima che diventi a pagamento (intorno ai 10 euro) è un privilegio.
14 giugno 2013 at 11:52
Concordo con quanto detto non solo Android e’ un os basato su spyware e malware pericolosissimi ma anche milioni di falle nel sistema operativo in se stesso.